Sbocchi professionali e potenziali settori di impiego del dottorato di ricerca: Il dottorato mira a formare un profilo professionale che incontri le esigenze di Università, Enti di ricerca e formazione, Enti statali e locali di governo e gestione dell'Ambiente, del Territorio e del Costruito e quelle del libero professionista in forma singola, associata o come dipendente di società.
Il progetto formativo dell'attuale Dottorato si pone in stretta continuità con i precedenti cicli e, pertanto, è particolarmente utile analizzare i dati occupazionali dei dottori di ricerca che hanno acquisito il titolo negli ultimi anni. Si evince, da tale esame, che essi hanno trovato tutti occupazione nei settori indicati. La convergenza degli obiettivi formativi del Dottorato con le esigenze e richieste del territorio, del mondo del lavoro e della professione (oltre che di quelli accademici) è stata pertanto molto soddisfacente, mostrando una buona efficacia dell'organizzazione, dei corsi e delle attività svolte. Si evidenzia, tuttavia, una rilevante quota di lavoro precario, soprattutto legata alle particolari condizioni socio-economiche del periodo.
Sulla base di questi elementi si ritiene di rafforzare le attività formative finalizzate a garantire una solida preparazione di base a cui segua una formazione specialistica interdisciplinare. Si contemplano, altresì, percorsi di formazione fortemente specialistica in specifici SSD nei casi in cui il dottorando, consapevolmente, intende nel futuro dedicarsi alla ricerca presso Università, Enti pubblici o privati di Ricerca.
Coerenza con gli obiettivi del PNRR
Le tematiche approfondite nel dottorato RSATE e le competenze del collegio dei docenti sono coerenti e mirano consentono l'espletamento di numerose missioni previste dal PNRR tra cui a titolo di esempio le seguenti:
M2C1 - ECONOMIA CIRCOLARE E AGRICOLTURA SOSTENIBILE
Miglioramento della capacità di gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti e avanzamento del paradigma dell'economia circolare.
M2C2 -ENERGIA RINNOVABILE, IDROGENO, RETE E MOBILITÀ SOSTENIBILE
Potenziamento e digitalizzazione delle infrastrutture di rete per accogliere l'aumento di produzione da FER e aumentarne la resilienza a fenomeni climatici estremi;
Sviluppo di un trasporto locale più sostenibile come leva di miglioramento complessivo della qualità della vita (riduzione inquinamento dell'aria e acustico, diminuzione congestioni e integrazione di nuovi servizi).
M2C4 - TUTELA DEL TERRITORIO E DELLA RISORSA IDRICA
Rafforzamento della capacità previsionale degli effetti del cambiamento climatico tramite sistemi avanzati ed integrati di monitoraggio e analisi;
Prevenzione e contrasto delle conseguenze del cambiamento climatico sui fenomeni di dissesto idrogeologico e sulla vulnerabilità del territorio;
Salvaguardia della qualità dell'aria e della biodiversità del territorio attraverso la tutela delle aree verdi, del suolo e delle aree marine;
Garanzia della sicurezza dell'approvvigionamento e gestione sostenibile ed efficiente delle risorse idriche lungo l'intero ciclo.
M3C1 - INVESTIMENTI SULLA RETE FERROVIARIA
Decarbonizzazione e riduzione delle emissioni attraverso il trasferimento del traffico passeggeri e merci dalla strada alla ferrovia;
Aumento della connettività e della coesione territoriale attraverso la riduzione dei tempi di viaggio;
Digitalizzazione delle reti di trasporto;
Aumento della competitività dei sistemi produttivi, in particolare del Sud, attraverso il miglioramento dei collegamenti ferroviari
M3C2 - INTERMODALITÀ E LOGISTICA INTEGRATA
Potenziamento della competitività del sistema portuale italiano in una dimensione di sostenibilità e sviluppo delle infrastrutture intermodali sulla base di una pianificazione integrata ;
Miglioramento della sostenibilità ambientale, resilienza ai cambiamenti climatici ed efficientamento energetico dei porti;
Digitalizzazione della catena logistica e del traffico aereo ° Riduzione delle emissioni connesse all'attività di movimentazione delle merci.
M5C2 - INFRASTRUTTURE SOCIALI, FAMIGLIE, COMUNITÀ E TERZO SETTORE
Integrare politiche e investimenti nazionali per garantire un approccio multiplo che riguardi sia la disponibilità di case pubbliche e private più accessibili, sia la rigenerazione urbana e territoriale