Form di ricerca

Riconoscimenti e Premi

Ci sono classifiche che misurano gli atenei e classifiche che misurano la produzione scientifica dei singoli docenti universitari e ricercatori. La “Virtual Italian Academy” (www.via-academy.org), net-work internazionale con sede a Manchester (GB) a cui aderiscono 400 docenti-ricercatori, ha pubblicato la  “Top Italian Scientists”, (http://www.topitalianscientists.org/Top_italian_scientists_VIA-Academy.aspx), classifica mondiale dei docenti e ricercatori italiani, operanti in Italia e nel mondo, che si sono distinti per il maggior impatto scientifico attraverso le loro pubblicazioni nelle discipline scientifiche. Nelle prime posizioni di classifica trionfano gli scienziati italiani che operano nel settore medico-biologico, con orientamento soprattutto oncologico. Bene i fisici, comunità, quella italiana, di qualità e di tradizione, riconosciuta in tutto il mondo (vedi il contributo al recente premio Nobel 2013 per la fisica delle particelle e il “bosone di Higgs”). In questa classifica il Politecnico di Bari si distingue grazie alla presenza del prof. Nicola Giglietto, barese, 52 anni, docente di Fisica sperimentale, presso il Dipartimento interateneo di Fisica dell’Università e del Politecnico, che nella classifica mondiale, TOP100 italian scientists, è stato collocato al 50° posto.
Conferito a Malaga nell’ambito della Conferenza Internazionale CIO 2014 – IIE “The Institute of Industrial Engineers”, la più autorevole associazione internazionale di ingegneria industriale gestionale, il “Research Award” al gruppo di ricerca degli Impiantisti Industriali del Politecnico di Bari guidato dal Prof. Giovanni Mummolo. Quali le ragioni di tale riconoscimento ? Fondamentalmente, la natura del tema affrontato ed i risultati conseguiti. Il lavoro, sviluppato nell’ambito del progetto di ricerca SINERGREEN - RES Novae, fornisce al decisore pubblico gli strumenti teorici ed operativi per organizzare il servizio di raccolta e trattamento dei rifiuti urbani minimizzando l’’impronta’ di carbonio di una Smart City. I componenti del gruppo di ricerca sono: Salvatore Digiesi, Giorgio Mossa, Giancarlo Caponio, Rossella Verriello. Il gruppo è integrato con l’Ing. Giuseppe D’Alessandro dell’ASM di Molfetta.
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Il Politecnico di Bari, come la storica università di Harvard o come il prestigioso Mit, il Massachusetts Institute of Technology. Nella categoria "Networking", addirittura primo, davanti a Stanford. Google premia il Politecnico e assegna a un team di studiosi baresi il "Google research Award 2014", un riconoscimento ai progetti di ricerca più interessanti in tutto il mondo, sostenuti con un finanziamento complessivo di un milione di dollari. Per la prima volta la multinazionale ha selezionato una realtà barese, unica in Italia, insieme alla Bocconi di Milano. Tre gli studiosi che hanno partecipato al bando di Google con il progetto di "Congestion control for Web real-time communication". "Studiamo algoritmi di controllo  -  spiega Saverio Mascolo, professore del dipartimento di Elettronica ed elettrotecnica e direttore scientifico del progetto  -  con i quali si possono sviluppare applicazioni real time, direttamente nei browser". In sostanza, grazie agli algoritmi del team di Mascolo, sarà possibile fare una serie di operazioni (come telefonate o video conferenze) solo accedendo ai tradizionali browser, da Firefox a Chrome. Più di settecento i progetti che hanno risposto alla call dell'azienda americana, un centinaio quelli selezionati per il premio. Solo il 22%, però, proviene da realtà aldifuori dei confini degli Stati Uniti. "Più che un finanziamento per fare ricerca  -  continua Mascolo  -  questo è un riconoscimento alla qualità del lavoro svolto da me e dai miei collaboratori, Gaetano Carlucci e Luca De Cicco". Solo un anno fa, un altro importante premio, il Cisco Award, per la progettazione di algoritmi da utilizzare nel campo della distribuzione di video su Internet. Da oggi comincia dunque una nuova, produttiva interazione con lo staff del Google Award: i vincitori, infatti, potranno accedere (si legge sul sito della multinazionale) agli strumenti, alle tecnologie e al know-how del colosso di Mountain View.
Conferito a Malaga nell’ambito della Conferenza Internazionale CIO 2014 – IIE “The Institute of Industrial Engineers”, la più autorevole associazione internazionale di ingegneria industriale gestionale, il “Research Award” al gruppo di ricerca degli Impiantisti Industriali del Politecnico di Bari guidato dal Prof. Giovanni Mummolo. Quali le ragioni di tale riconoscimento ? Fondamentalmente, la natura del tema affrontato ed i risultati conseguiti. Il lavoro, sviluppato nell’ambito del progetto di ricerca SINERGREEN - RES Novae, fornisce al decisore pubblico gli strumenti teorici ed operativi per organizzare il servizio di raccolta e trattamento dei rifiuti urbani minimizzando l’’impronta’ di carbonio di una Smart City. I componenti del gruppo di ricerca sono: Salvatore Digiesi, Giorgio Mossa, Giancarlo Caponio, Rossella Verriello. Il gruppo è integrato con l’Ing. Giuseppe D’Alessandro dell’ASM di Molfetta.
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Si comunica che lo studente del Politecnico di Bari Vito CACUCCIOLO, che ha svolto la tesi di laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica "Analisi biomeccanica di un ginocchio umano (Biomechanical analysis of a human knee joint)" con Relatori il Prof. Carmine Pappalettere del Politecnico di Bari e il Prof. Nikhil Gupta del Polytechnic Institute of the New York University, ha vinto il premio MIMOS 2013 per le lauree magistrali. La premiazione sarà a Roma a Novembre durante un evento in cui l'Ing. Cacucciolo dovrà presentare il lavoro. La tesi ha avuto anche come tutore il Dr Vincenzo Moramarco, collaboratore con assegno del gruppo di ricerca del Prof. Carmine Pappalettere.
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Premio Italiano “Architettura Sostenibile” Cerimonia di premiazione a Palazzo Tassoni Estense, Ferrara Architettura e Tecnologie Sostenibili – Menzioni d’Onore Maurizio Barberio, Nicola Boccadoro, Micaela Colella, Giovanni Debernardis, Tamara Mazzelli, Angela Nitti, Politecnico di Bari - Facoltà di Architettura, “Nuova Bari Centrale”. Il lavoro affronta un progetto di elevata complessità, risolvendo in maniera coerente le tipiche necessità di funzionamento di un’infrastruttura ferroviaria; il richiamo alle suggestioni delle grandi stazioni ottocentesche vuole sottolineare l’importanza strategica del progetto per la città di Bari